COVID: Ballando con le Stelle

È di poche ore fa la notizia di possibili casi positivi tra VIP e maestri di Ballando con le stelle, con conseguente blocco della produzione e tamponi ai diretti interessati.

Questo ci spinge ad alcune riflessioni che potrebbero essere utili alla ripresa delle attività ormai prossima.

La prima è che ancora una volta un’azienda di comunicazione non ha capito come condividere informazioni del genere con i rappresentanti dei lavoratori, leggi il sindacato.

La notizia ufficialmente non è stata ancora comunicata e la si apprende tramite passa parola nei corridoi o sfogliando il giornale durante la colazione. Qualcosa continua a non funzionare.

Chiediamo che gli RLS vengano informati tempestivamente di qualsiasi caso dovesse verificarsi all’interno del perimetro aziendale. La Task Force, tra le altre cose, deve confrontarsi costantemente con i rappresentanti della sicurezza in modo da poter avere un quadro esaustivo della situazione e poter operare con maggiore consapevolezza.

Vista la delicatezza della produzione in questione, in cui sono frequenti i contatti tra VIP e addetti ai lavori (trucco e parrucco e sartoria in primis) e che spinge Ballandi a sottoporre tutto il personale ad essa riconducibile a test sierologici, ci chiediamo se non sarebbe opportuno fare lo stesso anche ai colleghi Rai al fine di evitare rischi per loro e per le rispettive famiglie.

Ad esempio sarebbe utile per i componenti della TF sapere - senza nessuna polemica - che i continui cambi di costume in corsa che si verificano durante la trasmissione, sono un perfetto mezzo di trasmissione in quanto costringono VIP e addetti a contatti ravvicinati a ridosso delle esibizioni. Non sappiamo se sia possibile limitare queste scelte editoriali, ma sarebbe utile per la Task Force conoscere il fatto per regolarsi di conseguenza.

Come del resto sarebbe auspicabile un più attento controllo sul rispetto delle regole circa mascherine e DPI più in generale. Con particolare riferimento proprio ai VIP.

Queste considerazione valgono, ovviamente, per tutte le produzioni e non solo per Ballando che ha avuto la sfortuna di essere la prima ad “inaugurare” la nuova stagione.

Tale modus operandi potrebbe aiutare a tranquillizzare gli animi di quanti impegnati a garantire la buona riuscita del prodotto, testimoniando loro una presenza costante e oggettiva.

A tal riguardo quindi, chiediamo venga convocato al più presto il Comitato Territoriale competente per discutere le decisioni da prendere già nei prossimi giorni. Proprio attorno a questo organismo e al suo coinvolgimento attivo, difatti, vanno costruite le contromisure e le iniziative adeguate alle singole esigenze.

Vorremmo dire di essere certi che non si ripeteranno più casi del genere, ma saremmo poco credibili.

L’unico modo che abbiamo per evitare quanto più possibile la diffusione del virus in azienda - al contrario - è un sano realismo oltre al più stringente rispetto delle regole.

Roma, 26 agosto 2020

Segreterie Regionali Roma e Lazio

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