Comunicato RSU-RLS RaiWay Lombardia

In un momento così delicato e difficile per tutto il paese, eravamo convinti che a tutti i livelli sarebbero state messe da parte le futili polemiche.

Siamo venuti a conoscenza invece di un comunicato di una sigla Sindacale (Libersind) che in maniera assurda e impropria crea confusione a danno di tutti i lavoratori.

Innanzitutto, ci preme precisare che la task force RaiWay è stata da subito costantemente in contatto con la scrivente RSU-RLS Lombardia (regione oggi più martoriata dal flagello coronavirus), h24 e fin dai primi giorni in cui è emerso il problema a Codogno.

Le iniziative aziendali sono state condivise e coerenti, dotando rapidamente diversi colleghi degli strumenti per effettuare smart working il più allargato possibile, permettendo a specifici colleghi con problemi particolari o residenti/provenienti da zone a rischio (quando all’inizio la zona rossa non era allargata a tutta l’Italia) di assentarsi dal lavoro con permessi speciali, dettando regole precise che permettono agli RT di muoversi solo in caso di disservizi o anomalie che potrebbero causare disservizi.

Il comunicato citato parla di “arresti domiciliari”, quando in realtà si tratta di precisa tutela per la salute dei lavoratori! Come se il personale RT non vedesse l’ora di andare in trasferta, magari nelle zone lombarde più a rischio. Una visione del problema talmente lontana dalla realtà che sembra uno scherzo di cattivo gusto.

Cosa ci sta veramente dietro questa ansia di trasferta della citata sigla Sindacale?

Il servizio pubblico in Lombardia è stato garantito con precisa continuità: il B-NOC è stato dotato di complete dotazioni tecniche e opera in smart working garantendo il presidio della rete di diffusione, seppur con gli ovvi limiti di non essere fisicamente presenti in sala: ma si tratta per l’appunto di una situazione emergenziale nella quale vanno garantiti i servizi minimi. Gli RT vengono prontamente attivati come di consueto in caso di anomalie non ripristinabili da remoto: non ci hanno segnalato alcun problema particolare nell’attenersi alle procedure indicate aziendalmente.

Il Libersind si stupisce che gli operativi RT “devono intervenire solo in caso di estrema gravità” e che RaiWay “interviene SOLO in casi di emergenza senza più fare prevenzione dei guasti”, come se in questo momento con le direttive emanate dal governo sia normale muoversi per qualsiasi motivo, senza precise codifiche aziendali. Ma chi ha scritto quel comunicato ha capito cosa sta succedendo nel mondo reale? Venga a trovarci a Milano, forse ha una visione del mondo così ristretta da non cogliere cosa sta succedendo nella realtà.

Citando quanto scritto nel comunicato, invitiamo la sigla a tornare a “dormire” magari in una di quelle celle per la crioconservazione da viventi che si vedono nei film di fantascienza, in modo da tornare quando l’emergenza verrà superata grazie agli uomini coraggiosi e di buoni volontà. A quel punto se si tornerà a parlare di cose futili e banali, allora la citata sigla sarà sicuramente sul pezzo.

Nel frattempo, non possiamo che complimentarci con tutti, indistintamente, i colleghi lombardi (ma non abbiamo dubbi che valga anche per le altre regioni), che stanno dando più del 100% per far si che tutto funzioni a dovere, in particolare i responsabili di reparto e i loro dirigenti che dalle strutture centrali fanno di tutto per coadiuvarli. Così come ringraziamo le strutture nazionali SLC-Fistel-Uilcom per il supporto costante.

È un onore in questi momenti far parte di un’azienda come RaiWay.

RSU-RLS RaiWay Lombardia