Riunione Comitato Protocollo Coronavirus

Il giorno 20/10/2020 si è riunito il Comitato Nazionale per l’emergenza sanitaria da Covid-19, organismo paritetico Azienda-Sindacato costituito col Protocollo siglato in data 17 giugno 2020. All’incontro erano presenti le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNCUGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL, USIGRAI affiancate da alcuni RLS e una Delegazione Aziendale in rappresentanza della TASK-FORCE. Di seguito gli argomenti trattati.

In apertura l’Azienda ha richiamato le criticità che si stanno affrontando, alla luce della forte ripresa della curva pandemica nel Paese e delle sue conseguenti ripercussioni in Rai (circa 40 positivi conclamati di dipendenti da inizio ottobre a oggi ma che all’esito dei tracciamenti effettuati non hanno portato alla diffusione di casi all’interno degli insediamenti aziendali).

L’Azienda ha inoltre ricordato di aver distribuito dall’inizio della pandemia oltre 3 milioni di DPI (fra guanti, mascherine, visiere ecc.), e altri 750.000 dispositivi sono in arrivo. Sono stati anche effettuati, grazie alla convenzione aziendale, oltre 3.000 test fra sierologici e tamponi, di cui 800 solo su Roma, a dimostrazione dell’efficacia del protocollo applicato in Azienda per la prevenzione. Continuano inoltre le sanificazioni degli ambienti, sia quelle programmate che quelle spot a seguito di casi di positività conclamata.

Le OO.SS. hanno segnalato uno scarso coinvolgimento degli RLS in molte situazioni.

L’attuale mancanza di squadre fisse in Produzione e la promiscuità del personale impegnato, anche tra un cespite e l’altro, sta creando notevoli difficoltà nel tracciamento e generando forti malumori tra i lavoratori.

Accentrare tutto sulla Task-Force compresi i rapporti di prossimità con le ASL e le Regioni, rischia di appesantirne il lavoro con forti ricadute sui suoi livelli di operatività.

I lavoratori si sentono abbandonati dal SSA successivamente alla fase di applicazione del protocollo (tracciamento). A questo si aggiunge una certa lentezza nella comunicazione dei casi positivi, e una certa genericità delle informazioni, che impediscono di capire se ci sia stata possibilità di contatto.

Le OO.SS. auspicano inoltre che l’Azienda cominci ad approntare dei piani di emergenza nel caso in cui dovesse diminuire giocoforza il personale. 

Le dotazioni tecnologiche sembrano non essere all’altezza dell’emergenza.

Si evidenzia inoltre la necessità di implementare e aggiornare i vari sistemi informatici messi a disposizione nella prima fase della pandemia per consentire il lavoro a distanza, in vista di un eventuale ampliamento della platea dei dipendenti in Smart Working che dovranno garantire la continuità delle prestazioni lavorative.

Altro aspetto evidenziato all’Azienda riguarda le ricadute dell’obbligo di mascherina anche all’aperto in occasioni di collegamenti e interviste. Senza la lettura del labiale, impedita dalla mascherina chirurgica, gli spettatori anziani e non udenti non riescono a comprendere bene.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto che la Rai verifichi con il CTS la possibilità di fornire mascherine trasparenti classificate come DPI da usare quando necessario.

Si richiede particolare attenzione nel rafforzare i controlli sul personale degli appalti, in particolare delle troupe.

A queste criticità si aggiunge la difficoltà di tracciamento e di ricorso al tampone che colpisce alcune regioni, Lombardia e Piemonte in particolare.

Riguardo poi alla convenzione per l’effettuazione dei test sierologici le OO.SS, hanno richiesto di avere l’elenco dettagliato della situazione, regione per regione, circa i test effettuati e le convenzioni in atto.

A queste sollecitazioni sindacali, l’Azienda ha dato alcune risposte immediate, riservandosi di rispondere in seguito alle altre dopo debito approfondimento interno. Per ciò che riguarda le convenzioni sui test, è valida per tutte le sedi per il sierologico, mentre per i tamponi molecolari e rapidi è attualmente attiva solo per Roma e Milano.

Per ciò che riguarda le sanificazioni, esse si attivano solo a casi di positività conclamata per tampone molecolare e, discrezionalmente, in caso di tampone veloce, ma se il lavoratore/lavoratrice non è in servizio da 48 ore l’Azienda comunica che non ha alcun obbligo d'intervento. La parte aziendale valuterà comunque la richiesta sindacale di attuare le sanificazioni anche a seguito di tamponi veloci.

Per ciò che riguarda i protocolli delle società in appalto, questi sono perfettamente in uso e prevedono il rispetto di determinati requisiti e protocolli.

Le OO.SS. hanno inoltre richiesto di rivedere la complessità dei programmi editoriali, se non addirittura il Palinsesto dei programmi RAI.

Ai rilievi delle OO.SS. sul personale di produzione senza attività ma a cui viene richiesta la presenza in sede, l’Azienda afferma di non avere evidenze. Anche per queste ragioni, è stato chiesto di rivedere la complessità dei programmi editoriali, se non addirittura l’intero Palinsesto dei programmi RAI. L’Azienda concorda comunque sulla necessità di riprendere in modo stabile le riunioni del Comitato Nazionale, e valuterà al suo interno la fattibilità delle altre sollecitazioni delle OO.SS.

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL USIGRAI

Scarica il comunicato completo.

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