Perchè è stato votato contro il rinnovo del contratto con RBM
Cari Colleghi,
a seguito della decisione del C.d.A. di rinnovare la vigente polizza sanitaria con l'introduzione di alcune modifiche relative al premio e a fronte delle numerose segnalazioni di ritardi nella chiusura delle pratiche di sinistro credo sia necessario fare un chiarimento con una piccola premessa.
Da mesi per non dire da anni ovvero da quando è stata sottoscritta la con la nuova compagnia RBM la polizza relativa all'assistenza sanitaria ho evidenziato una serie di "anomalie", disfunzioni e interpretazioni di parte che nel tempo hanno accentuato il disagio di moltissimi colleghi.
Il sottoscritto in qualità di componente UILCOM del C.d.A ha più volte manifestato contrarietà a decisioni prese a maggioranza in merito non solo alla sottoscrizione della attuale polizza ma anche in merito al prolungamento del vigente contratto nei termini ,a mio avviso troppo vincolanti per il Fondo e senza ulteriori garanzie, così come ad una gestione "molto restrittiva" da parte di Previmedical , che ritengo oltre misura in termini di buon senso e logica.
Oggi più che mai le valutazioni espresse come Consigliere di amministrazione mostrano tutte le negatività che ho manifestato in più occasioni nel corso delle riunioni di cui esiste traccia nei verbali delle varie riunioni sia del C.d.A. che dell'ASSEMBLEA dei Delegati .
Purtroppo questi vincoli accettati a MAGGIORANZA sia dal C.d.A. che dall'Assemblea dei delegati ci costringono oggi a fare delle scelte che potrebbero avere ripercussioni sul proseguimento del rapporto con la compagnia RBM attuale gestore della polizza sanitaria.
In ogni caso i soci , stante le nuove condizioni contrattuali ( che ho duramente criticato manifestando parere contrario), subiranno un aumento dei costi dell'attuale premio per le annualità 2015-2016 (rispettivamente del 5%+4% )in conseguenza dell'andamento del rapporto premi sinistri , nel quale incidono anche i costi del brokers, in relazione alla possibilità da parte della Compagnia di procedere ad un aumento contrattualmente previsto in funzione alla verifica del citato andamento.
L'alternativa proposta dalla Compagnia era quelle di " spalmare " gli aumenti in 5 anni ovvero con un prolungamento del contratto sino al 2020 sul quale ho dichiarato la mia assoluta contrarietà in quanto ritengo tale scelta troppo vincolante e inopportuna anche in funzione alla situazione degli organismi del Fondo a mio avviso carenti sia per quanto riguarda il C.d.A. ( manca da anni il componente aziendale) ,il collegio dei sindaci revisori (carente di tre unità) e dell'assemblea dei delegati ridotta a 14 rappresentanti( dei 42 iniziali) .
Come ho avuto modo di esplicitare nel corso dell'ultima Assemblea in merito ai dati forniti dalla compagnia ho espresso molte perplessità sui contenuti delle tabelle e alla conseguente richiesta di certificazione la Compagnia ha risposto con una lettera esplicativa dei metodi di rilevamento accompagnata da una tabella riassuntiva a mio avviso troppo generica per poter esprimere un giudizio ponderato e una valutazione reale.
A titolo esemplificativo cito i dati sui reclami pervenuti nel 2013-2014 ovvero 197 a mio modesto avviso poco rispondenti alla realtà come ho avuto modo di chiarire nel corso della dedicata riunione anche in relazione alle informazioni in mio possesso e alle tabelle consegnate in precedenza.
A questo proposito devo inoltre rilevare che anche questi dati , nel tempo , risultano alquanto contraddittori al pari di quelli relativi al rilevamenti tecnici precedenti.
A mio avviso la proposta ( già avanzata dal sottoscritto anche in occasione del precedente prolungamento del contratto) di chiudere il rapporto con il broker (AON) permetterebbe di recuperare un costo non indifferente da destinare alle prestazioni sanitarie e la conseguenza di dovere contemporaneamente avviare la procedura di gara per l'assegnazione della nuova polizza.
E' chiaro che una tale scelta aprirebbe una fase di incertezza in termini di continuità.
Quanto detto anche in relazione alle modalità di gestione dei sinistri e dei rapporti con i soci da parte di Previmedical come sommariamente descritte in precedente capoverso per la quale non sono previsti interventi da parte del C.d.A. di alcun genere ; interventi a mio avviso assolutamente doverosi e necessari.
In questo quadro mi permetto di consigliare ai colleghi che le segnalazioni su ipotizzate inadempienze da parte di Previmedical e conseguenti ritardi nella positiva chiusura dei sinistri sarebbe opportuno indirizzarle oltre all'indirizzo "reclamo.liquidazioni.fasirai@previmedicl.it " anche alla autorità competente per l'applicazione delle normative di controllo e verifica delle attività delle Compagnie assicuratrici I.V.A.S.S .
Sul sito dedicato i colleghi possono trovare oltre alle informazioni del caso anche dei termini per la presentazione del reclamo.
In questa ottica ribadisco comunque l'invito a segnalarmi le disfunzioni e i ritardi subiti utilizzando la casella di posta elettronica " ottavio.bulletti@gmail.com o in alternativa o.bulletti@uilcom.it.
Resta il fatto che a seguito dell'aumento ( comunque previsto) i colleghi è ipotizzabile la ricompilazione dell'adesione per se stessi e anche per i famigliari con la conseguenza che si aprirà uno scenario in cui potrebbe essere messo in discussione anche il rapporto con l'attuale compagnia e conseguente incertezza legata alla inevitabile fase transitoria.
Ancora più grave la situazione relativa alla polizza "pensionati " il cui rapporto premi/sinistri risulta talmente negativo da prevedere il mancato rinnovo per l'annualità 2015 con la conseguenza che il C.d.A. ha accettato un aumento per la prossima annualità del 5% anche in funzione di compensazione , come avvenuto anche nel recente passato, con i costi della polizza dipendenti.
A mio modesto avviso ho motivo di ritenere che allo stato attuale vi siano i presupposti , tutti comunque da verificare attentamente , per una iniziativa formale da parte del C.d.A. (come proposto dal sottoscritto ma non condiviso dal C.d.A. ) , non escludendo anche il ricorso legale per procedere ad una eventuale rescissione del contratto.
Purtroppo la sottoscrizione del nuovo contratto avvenuta in data 11 dicembre scorso con scadenza prevista per il 1 gennaio 2020 e clausole di aumento seppure con la previsione di rescissione unilaterale da parte del FASIRAI per l'annualità 2017 riducano notevolmente i margini di garanzia per i soci del Fondo chiamati entro il mese di gennaio 2015 a riformulare l'adesione al pari degli aderenti alle prestazioni sanitarie previste per i pensionati.
Un carissimo saluto
Consigliere di Amministrazione
Ottavio Bulletti.