Lettera aperta ai Soci F.A.S.I.RAI [2015-02-25]

Nella mia qualità di Consigliere del F.A.S.I RAI considerando la chiarezza un elemento indispensabile nel rapporto con Soci ritengo opportuno fornire alcuni spunti utili a dare una puntuale e corretta interpretazione dei fatti.

Recentemente nel rispondere ad alcune sommarie e superficiali considerazioni del sig.Valerio Daniele ho illustrato l‟evolversi dei fatti che hanno caratterizzato il Fondo e l„operato del C.d.A..
Il citato senza dubbio scusabile non risultando né Socio del Fondo né dipendente ha evidentemente raccolto qualche informazione e suggerimento prendendo spunti anche da qualche comunicato sindacale.

Meno scusabile risultano i contenuti del recente comunicato di una sigla sindacale Fonte istitutrice del Fondo ed espressione di un Consigliere che ha partecipato alle riunioni assumendosi la responsabilità di decisioni e conseguenti iniziative che hanno caratterizzato l‟evoluzione dei fatti.

Utilizzare i termini “mettere in sicurezza la polizza assicurativa ” senza minimamente citare il Fondo e i Soci ha un solo chiaro significato : garantire alla compagnia l‟incasso del premio per altri cinque anni di cui due certi come da nuovo contratto condiviso a maggioranza dal C.d.A.e sottoscritto dal Presidente ( guarda caso sostituito) .

Nel titolo del comunicato la considerazione per il Fondo e per i Soci nell‟evidente scarico di responsabilità della ordinaria gestione del Fondo a garanzia della continuità del Fondo stesso. Sarebbe opportuno chiarire come si coniugano i termini usati dalla scrivente organizzazione con le dimissioni del consigliere designato di competenza della sigla Sindacale in un momento molto difficile del Fondo nel quale altra Fonte Istitutiva ha deciso, come detto , di sostituire il Consigliere di sua nomina ovvero del Presidente del Fondo eletto a norma di Statuto.

Le contrastanti valutazioni sulla opportunità di nominare un nuovo Presidente nell‟ambito di un consiglio in evidentissimo regime di proroga e da anni mancante di un componente; la situazione degli altri organismi del Fondo potenzialmente fonte di azioni legali hanno fatto precipitare una situazione già critica.
La possibilità di affidare momentaneamente al Consigliere Anziano le funzioni di responsabile del Fondo è stata definita inopportuna e non percorribile e ha determinato le dimissioni di un Consigliere introducendo un ulteriore elemento di difficoltà a cui con senso di responsabilità il C.d.A. a maggioranza ha dato risposta.

Nella delicata fase in cui il C.d.A. ha deliberato l‟indizione delle elezioni per il rinnovo dell‟Assemblea dei Delegati a cui si unisce la complessa gestione del recente rinnovo del Contratto di Assicurazione le dimissioni di un Consigliere aggravano gli oneri e le responsabilità dei tre consiglieri chiamati a gestire la fase di transizione assicurando la continuità della gestione ordinaria che di fatto ordinaria non è con ciò assicurando la continuità del Fondo.
Opportuno evidenziare che da anni la RAI in quanto Fonte istitutiva , risulta inadempiente in quanto mancante del Consigliere previsto in sua rappresentanza; quanto detto nonostante i reiterati e continui solleciti a provvedere in merito.

A peggiorare la situazione l‟espressa dichiarazione della Fonte istitutrice Sindacale di non dare immediato seguito, come da Statuto, alla sostituzione del Consigliere; altra evidente inadempienza statutaria.

Se questa scellerata logica fosse condivisa anche dai restanti Consiglieri, e dalle OO.SS di riferimento le negative ripercussioni ricadrebbero sui Soci in quanto prenderebbe corpo lo scioglimento del Fondo o comunque un possibile intervento esterno in veste di Commissario.

Senza dubbio il processo di rinnovo degli Organismi subirebbe un ulteriore rallentamento e comunque un rinvio in evidente contrasto con la dichiarata e autoreferenziata messa “in sicurezza della polizza assicurativa del Fondo” di cui si vantano meriti.

Il concetto di messa in sicurezza non riguarda solo la polizza assicurativa ma per il sottoscritto significa garantire ai Soci nella assoluta trasparenza (vedi richiesta di gara per la stipula del contratto assicurativo, dati di riferimento premi/sinistri) il meglio e il massimo della assistenza sanitaria, una gestione dei sinistri lineare e definizione degli stessi rapida e soddisfacente non frutto di interpretazioni spesso contraddittorie come ben sanno molti Soci, che spesso nella migliore delle ipotesi, si vedono allungare a dismisura i tempi di chiusura delle pratiche.

Queste motivazioni sono quelle che in questi ultimi anni hanno portato il sottoscritto ad esprimere dissenso e contrarietà alle iniziative del C.d.A. e sono le stesse che oggi per senso di responsabilità, che ho sempre avuto nel mio ruolo, mi vedono svolgere temporaneamente le funzioni di competenza del Presidente che avranno termine il 30 giugno p.v. (su espressa richiesta nella dichiarazione di disponibilità ad assumere il ruolo) come deliberato a maggioranza dal C.d.A..
Opportuno evidenziare che la data è stata individuata in funzione della effettuazione delle Elezioni per il rinnovo dell‟Assemblea dei delegati e la conseguente costituzione e insediamento dei nuovi organismi a cui occorre aggiungere la preparazione, presentazione e approvazione del bilancio 2014 nei termini statutari previsti.

Il Fondo non può disattendere gli impegni e i Soci non possono essere ostaggio di beghe politico- sindacali.
Non ho certezza matematica che le mie decisioni siano inoppugnabili, corrette nella forma e sostanzialmente giuste ma certamente sono state prese nella consapevolezza che il ruolo assegnato ad un Consigliere è ad esclusivo interesse dei Soci.

Chi vuole rendere confuse dinamiche e mettere a repentaglio l‟esistenza del Fondo stesso ha indubbiamente elementi per ostacolare un processo che da troppo tempo attende la giusta definizione alla quale il Consiglio seppure ridotto intende lavorare.
In ogni caso un dato è certo: dopo un ventennio i Soci potranno esprimere il loro consenso attraverso l‟elezione dei nuovi Delegati e dei nuovi Organismi.
Nessuno è perfetto, tutto è perfettibile ma l‟onestà intellettuale, la correttezza e coerenza pur essendo concetti astratti sono riconducibili alla realtà dei fatti e alle conseguenti valutazioni.
Tanto dovuto per chiarezza dei termini.

Roma, 25 febbraio 2015

Consigliere di Amministrazione

Ottavio Bulletti