con il voto referendario certificato dei giorni 8 e 9 marzo si è approvato il testo di rinnovo contrattuale sottoscritto il 28 febbraio 2018 presso Unindustria-Confindustria da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Libersind-ConfSal e Rai.
A questo punto i contenuti contrattuali, dibattuti nelle assemblee e resi via via più leggibili grazie ai documenti esplicativi sia di parte sindacale che aziendale, sono a tutti gli effetti in attuazione.
Non ci sfugge, come sindacati, che la complessità dei testi e la loro azione riformatrice non hanno prodotto un consenso unanime dei lavoratori, ma hanno aperto un confronto, alle volte duro, tra realtà aziendali, tra visioni diverse del lavoro in Rai e dentro gli stessi sindacati.
Oggi però, tutti, dobbiamo superare le divisioni e guardare al futuro provando a dare respiro ai contenuti del testo contrattuale approvato dai lavoratori.
Sappiamo che non sarà semplice perché molti dei cambiamenti che si configurano debbono essere accompagnati anche da un cambiamento di mentalità.
La meritocrazia, l’individuazione di procedure trasparenti, la volontà di modernizzare il “sistema azienda” attraverso la formazione costante ed il riconoscimento professionale sono, infatti, gli obiettivi più ambiziosi individuati nel testo contrattuale.
Da parte nostra ci sarà l’impegno costante a verificare che quanto predisposto nel testo, vedi gli avanzamenti di carriera e lo sviluppo delle nuove figure professionali, sia agito in maniera trasparente e meritocratica coerentemente con quanto si è faticosamente convenuto e sottoscritto.
Lavoreremo, con un confronto positivo e costante con i lavoratori, per allargare la base di consenso al necessario cambiamento; non ci sfuggono le preoccupazioni di alcuni rispetto al nuovo testo contrattuale, figlie di una cambiamento di cui molti non hanno forse ben compreso il punto di arrivo, ma siamo certi che il voto favorevole dei lavoratori, anche grazie alla larghissima partecipazione al referendum, ci darà la forza per avviare un cammino di riforma profonda del sistema produttivo e di recupero delle tante attività pregiate che oggi vengono fatte “fuori” dalla Rai.
Bisogna anche ricordare che, nelle prossime settimane, dovremo ripartire con la discussione sugli organici: infatti uno dei capitoli contrattuali più importanti regola le politiche attive, passaggio strategico per il futuro produttivo dell’azienda.
Entro settembre/ottobre dovremo riconfigurare assunzioni, stabilizzazioni dei TD, stabilizzazione dei contratti atipici, riduzione dell’utilizzo dei consulenti, tutti elementi che rafforzano quanto predisposto nella revisione del sistema classificatorio e delle figure professionali.
Infine ricordiamo a tutte e tutti che, entro il mese di Giugno, dovremo presentare alla controparte la nuova piattaforma contrattuale, perché il 31 dicembre 2018 il contratto sottoscritto scade.
Questo ci consentirà di lavorare da subito su alcuni nodi non sciolti con questo contratto, partendo però da una riforma della parte normativa e della parte classificatoria completata e con un testo di partenza che riporta, dopo anni di “confusione”, tutte le declaratorie delle figure professionali e la
classificazione unica.
Tale condizione ci permetterà, nel prossimo contratto, di confrontarci reciprocamente e concentrarci su alcuni specifici capitoli.
Tra questi:
Il welfare: sarà necessario dare forma al nuovo ente che sostituirà l’Arcal, definire la piattaforma di servizi e prestazioni ai lavoratori e migliorare il sistema delle flessibilità orarie, anche introducendo il lavoro agile.
- Il Premio di Risultato: va riscritto il sistema premiante, anche immaginando una possibile opzionabilità dei lavoratori di prestazioni di welfare
- Trasferte: è necessario infatti regolare diversamente l’istituto delle trasferte e l’utilizzo della carta di credito per gli acquisti.
- Orari di lavoro e organizzazione del lavoro.
- Post 95: dovremo proseguire un percorso di recupero salariale per i più giovani, avviato con questa rinnovazione contrattuale.
- Buon lavoro a tutte/i quanti noi