L'anno appena concluso è stato caratterizzato da alcuni importanti accordi sindacali che hanno posto le basi per un'efficace riorganizzazione della RAI e delle Società del gruppo. Alla luce del particolare momento di difficoltà attraversato dalla Rai quale concessionaria del Servizio pubblico radiotelevisivo, la UILCOM, in armonia con le altre organizzazioni sindacali, ha tenuto sinora un atteggiamento molto responsabile, al fine di arrivare alla soluzione di un'annosa vicenda di rinnovo contrattuale e all'accordo sul tema degli esodi incentivati, collegato anche alla delicatissima questione della stabilizzazione dei Td e dei lavoratori c.d.atipici. I contenuti del messaggio di auguri Natalizi inviato a tutti i dipendenti dal Direttore Generale Dott. Gubitosi, confermano l'ampiezza e la portata degli accordi sottoscritti, ma se confrontati con la realtà vissuta quotidianamente dai lavoratori e dal Sindacato, sorgono non poche perplessità.
La prima è legata alle soluzioni adottate dall'Azienda per lavoratori che da anni svolgono ruoli di “facenti funzioni” contrattualmente riconosciute con inquadramenti superiori. Dopo il blocco delle carriere iniziato nell'anno 2008, e gli impegni della Direzione nel valorizzare le professionalità interne, ad oggi risulta che solo un quinto delle situazioni acclarate è stato sanato. Questo comportamento se da un lato mortifica i lavoratori che con serietà, dedizione e competenza hanno contribuito al buon funzionamento aziendale, dall'altro crea i presupposti per l'apertura di un contenzioso sindacale, cui la UILCOM nel suo ruolo di tutela dei diritti dei lavoratori darà tutte le risposte e porrà in essere le opportune iniziative. Su questa tematica la UILCOM ha più volte chiarito la propria posizione e formulato specifiche proposte (a titolo esemplificativo vedi comunicato del 26 agosto riguardante lo sblocco delle carriere ferme dal 2008) senza riscontri concreti.
Se questo è il segnale che la nuova politica gestionale delle risorse umane intende seguire anche per i futuri provvedimenti, affermiamo fin d'ora che per la UILCOM è inaccettabile. Il secondo punto di perplessità nasce dalla presa d’atto che a fronte all'enfasi della comunicazione del Direttore Generale e all'annunciato processo di digitalizzazione dell'area dei Tg non è stato definito un accordo generale sulle nuove figure professionali, sugli organici e adeguato quanto necessario piano di formazione in merito alle nuove tecnologie. La situazione assolutamente contraddittoria che si è creata a RAINEWS è evidente conferma di quanto detto. Ulteriore e seria perplessità riguarda i pesanti e immotivati ritardi nell'attuazione delle iniziative legate alle concordate nuove assunzioni; ritardi non certo imputabili alle parti Sindacali.
Nel rispondere al Direttore Generale che chiede al Sindacato coraggio e determinazione per affrontare i temi della struttura contrattuale definita "analogica", la UILCOM precisa la propria linea di responsabilità confermando quanto più volte dichiarato : senza una chiusura delle code contrattuali non vi è disponibilità ad iniziare una nuova trattativa che porterebbe solo lacerazioni tra lavoratori. La UILCOM ha dimostrato con i fatti la determinazione nel ricoprire in modo autorevole il ruolo che gli compete nella tutela dei lavoratori ed oggi chiede alla controparte aziendale chiarezza e rispetto degli impegni sopra tutto lungimiranza in funzione del futuro nell’imminenza del rinnovo della Concessione del Servizio pubblico Radiotelevisivo così come evidenziato dalla stesso Direttore Generale nella sua lettera.
La UILCOM non intende accontentarsi di festeggiare per i conti positivi di un'annata e continuerà , come sempre, la sua opera a fianco dei lavoratori e dei cittadini a difesa del servizio pubblico radiotelevisivo pronta al confronto con chi riveste ruoli di direzione e indirizzo della più importante azienda culturale del Paese. Rifare la facciata è sicuramente utile ma oggi è essenziale lavorare anche sulle fondamenta.
Roma 10 gennaio 2014 p. Segreteria Nazionale
(Maurizio Lepri)