In data 2 marzo 2015 si sono incontrate la Rai Radiotelevisione Italiana e le 00.SS. FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL TELECOMUNICAZIONI, a seguito di richiesta da parte sindacale del 12 febbraio 2015, finalizzata ad una valutazione della posizione dei lavoratori a tempo determinato inseriti nel bacino di reperimento professionale disciplinato dall'Accordo del 29 luglio 2011, dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato e dei lavoratori utilizzati con contratti "atipici", in relazione alle modifiche del quadro normativo contenute nel "Jobs Act".
In apertura, l'Azienda precisa che non è stata data ancora notizia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo sulle "tutele crescenti" approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio 2015, anche se tale atto risulterebbe imminente.
Le 00.SS. chiedono preliminarmente all'Azienda di effettuare un approfondimento circa la applicabilità alla RAI della nuova disciplina introdotta dal "Jobs Act", tenuto conto dell'esclusione relativa ai lavoratori del "pubblico impiego" e della peculiare natura della RAI (che, pur essendo una Società per Azioni, deve attenersi per alcuni aspetti ai principi che regolano le Pubbliche Amministrazioni).
In ogni caso, le OO.SS. confermano che la soluzione auspicabile per i lavoratori precari inseriti nel bacino di reperimento professionale è quella della immediata stabilizzazione a tempo indeterminato, come già richiesto da parte sindacale ed in considerazione degli sgravi previsti dalla legge di stabilità per il 2015 (ciò potrebbe avvenire anche avvalendosi della specifica norma sul part-time contenuta nel citato accordo del 29 luglio 2011); tale richiesta viene in particolare ribadita per i lavoratori della fascia A del bacino con termine di assunzione a tempo indeterminato fissato al 31/3/2015 che, per pochi giorni, ricadrebbero nel regime normativo del "Jobs Act".
Ciò premesso, considerata ormai la prossimità della pubblicazione del Decreto, le OO.SS. chiedono comunque all'Azienda di avviare in tempi stretti un confronto per verificare le possibilità di intervenire attraverso la contrattazione collettiva, in particolare per i lavoratori del bacino, sul nuovo regime normativo introdotto; ciò in considerazione dell'equilibrio esistente al momento della sottoscrizione dell'accordo sindacale in tema di bacino (29 luglio 2011) ed al fine di evitare
rivendicazioni in sede giudiziaria da parte dei lavoratori in questione.
L'Azienda conferma, da parte sua, le linee che hanno ispirato la costituzione del bacino di reperimento, orientate ad una progressiva integrazione nell'organico dei lavoratori maggiormente utilizzati con contratti a termine, anche nell'ottica del contenimento del fenomeno del contenzioso.
Fermo restando quanto precede, la RAI evidenzia che, in base al testo di decreto al momento disponibile, non risultano sussistere spazi di negoziazione riservati alla contrattazione collettiva e dichiara, comunque, che occorre attendere la pubblicazione del testo ufficiale e le successive indicazioni interpretative, comprese quelle di Confindustria (anche in relazione alla questione prospettata da parte sindacale in premessa, relativa alla applicabilità alla Rai delle norme del "Jobs Act", per l'esclusione del "pubblico impiego").
Circa la richiesta di stabilizzazione immediata dei lavoratori del bacino e, in particolare, di quelli con termine fissato al 31/3/2015, la RAI, nel riservarsi di dare a breve un riscontro definitivo, evidenzia comunque che tale ipotesi risulta di difficile praticabilità per gli adempimenti amministrativi da porre in essere; in ogni caso, ferme restando le attuali criticità economiche e normative, la RAI evidenzia che le eventuali modifiche al regime del "Jobs Act" - laddove effettivamente consentite dal testo definitivo e dalle successive indicazioni interpretative - non potranno che essere esaminate in un contesto di complessivo equilibrio tra le diverse esigenze di parte aziendale e di parte sindacale,
anche nell'ambito della trattativa per il rinnovo contrattuale.
In relazione a tale posizione, le 00.SS. chiedono all'Azienda di avviare, successivamente alla pubblicazione del testo definitivo sulla Gazzetta Ufficiale, un confronto sulla possibilità di prevedere per i lavoratori del bacino tutele di miglior favore rispetto alla disciplina introdotta dal Jobs Act" (anche con riferimento a quanto previsto nella parte relativa all'offerta di conciliazione).
A tal fine, le Parti concordano di fissare entro il mese di marzo un nuovo incontro sul tema.