
Purtroppo nelle fasi concitate dello spegnimento si sono palesate gravissime carenze in fatto di sicurezza: il tubo dell'idrante difatti, posto a pochi metri dal fuoco, montava attacchi diversi dai rubinetti che avrebbero dovuto erogare l'acqua, rendendolo di fatto inservibile e costringendo i colleghi e gli addetti a ricorrere a dei secchi d’acqua fortunosamente rinvenuti nelle vicinanze.
La UILCOM condanna severamente le continue carenze acclaratesi in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro negli ultimi mesi:
- il gravissimo infortunio dovuto ad un corto circuito che con una fiammata ha procurato gravissime ustioni ad un lavoratore della centrale elettrica di Saxa Rubra nel novembre del 2015;
- il blackout del 4 marzo 2016 che ha palesato ed acclarato la completa inadeguatezza dell'impiantistica di Via Teulada: non funzionavano le luci di emergenza , le segnalazioni luminose delle vie di esodo ed i telefoni per il coordinamento tra le strutture;
- l'incendio di Saxa Rubra sopra ricordato;
- i continui ritardi nella consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI) dovuti a ritardi negli acquisti;
- altre questioni segnalate dagli RLS e solo in parte risolte.
È utile forse ricordare, poi, come due anni fa nel cespite produttivo della Dear, le autorità preposte dalla legge inibirono la continuazione dell’operatività produttiva a causa di gravi inadeguatezze in tema di sicurezza sul lavoro; il tutto con enorme aggravio di costi per ammodernare gli impianti e prendere in affitto studi esterni.
La UilCom invita a mettere in sicurezza tutte le situazioni critiche nei cespiti produttivi dell'Azienda coinvolgendo i lavoratori per il tramite dei loro legittimi rappresentanti, e chiede una maggiore attenzione da parte di Rai al diritto che ogni lavoratore ha ad operare in un ambiente che ne tuteli la totale incolumità.
Roma, 12 maggio 2016
La Segreteria Nazionale UilCom Rai