Il Delitto Perfetto Alla Rai Del Direttore Dallatana
La UilCom vuole evitare polemiche strumentali, ma allo stesso tempo intende sottolineare come la censura di un bacio gay durante la trasmissione della serie "Le regole del delitto perfetto" su RAI 2, leda l'immagine della RAI agli occhi di tutta la cittadinanza.
La UilCom precisa che chiunque abbia dato l'ordine di agire in tal senso dovrebbe svegliarsi e guardarsi attorno, alla società in cui viviamo e ai diritti che finalmente abbiamo raggiunto. Al Direttore si consiglia inoltre di evitare di parlare di pudore riferendosi ad una serie in cui le scene spinte tra etero sono molte ed anche abbastanza esplicite.

Questo atteggiamento preoccupa in vista del rinnovo della concessione che dovrebbe confermare la RAI quale principale attore dell'alfabetizzazione in senso ampio della società italiana, e tramite la quale permettere una sensibilizzazione anche verso alcune tematiche sentite ancora come estranee al tessuto sociale.
Fa infine riflettere il fatto che arbitrariamente si possa intervenire in maniera tanto invasiva sui contenuti di un qualsiasi prodotto RAI senza che l'argomento necessiti di una reale discussione a riguardo; non è un bel messaggio verso la cittadinanza.
La UilCom chiede all' A.D Campo Dall'Orto se le scelte fatte in termini di assunzioni di Dirigenti e Direttori esterni, motivandole come di alta professionalità e indispensabili per il rilancio del Servizio Pubblico e di cui la Signora Dallatana è autorevole esponente, in realtà non siano funzionali soltanto ad affossare la Rai in vista del rinnovo della concessione. Condizione questa che metterebbe di fatto a rischio il perimetro Aziendale e conseguentemente migliaia di posti di Lavoro.

 

Roma 10 luglio 2016
                                                                                                                        IL COORDINATORE NAZIONALE                                                                                                                                            Maurizio Lepri