Progetto Industriale di Rai Way e organico
Le scriventi OO.SS. sono a richiedervi un incontro urgente sul progetto industriale di Rai Way.
Una serie di segnali: scelte industriali, investimenti e da ultimo la gestione del personale e degli accordi sottoscritti ci fanno ritenere che quanto da voi illustratoci nell'incontro di presentazione del Piano Industriale, sia stato superato da successive determinazioni dei vertici aziendali.
Questo cambiamento sta producendo una serie di effetti negativi sui lavoratori che noi rappresentiamo e sul sistema produttivo di Rai Way.

Dopo mesi di mancate intese con la direzione del personale, anche il confronto presso Unindustria-Confindustria, del 11 ottobre u.s., non è riuscito a risolvere la discussione sul dimensionamento dell’organico, emerso in maniera deflagrante dopo la scelta aziendale unilaterale di procedere ad una incentivazione all'esodo.
L'azione aziendale sta, di fatto, determinando la sostituzione di personale tecnico, adibito alla gestione e alla manutenzione degli impianti, con personale impiegatizio o funzionariale, dedito ad attività commerciale o finanziarie. Questo processo, avviatosi nel 2016 e che dovrebbe proseguire, per stessa dichiarazione aziendale, nel 2017, mette in discussione la capacità produttiva dell'azienda non rispondendo al core business di Rai Way, cioè la diffusione e la distribuzione del segnale radiotelevisivo per la Rai.
A rafforzare questa nostra preoccupazione: la debolezza con cui si agisce nel reperimento di nuove ospitalità, l'incertezza e la confusione presente nell'attuazione di procedure di funzionamento del
Roma, 13 Ottobre 2016 Spett. le Rai Way
c.a.
Presidente Raffaele Agrusti A. D. Stefano Ciccotti
D.G. Aldo Mancino
Consiglio di Amministrazione Rai Way
Joice Victoria Bigio Nicola Claudio Fabio Colasanti Anna Gatti Alberto De Nigro
A / mezzo e mail
sistema di gestione degli impianti, gli scarsi o nulli investimenti tecnologici e un abbassamento nella continuità e qualità del servizio.
Tutto questo, oltre alla mobilitazione sindacale di questa estate, sta comportando una disaffezione del personale, quello stesso personale che nel passato, senza nessun intervento esterno (utilizzo di appalti), ha consentito a costi assolutamente contenuti il passaggio dal sistema analogico a quello digitale, lo stesso personale che oggi, se messo nelle condizioni, potrebbe operare per l’ammodernamento ed il potenziamento del servizio radiofonico in FM ed il passaggio al DAB, come anche nell’ implementazione della manutenzione interna riducendo i costi dell’esercizio.
Invece si preferisce realizzare una riduzione dei costi a scapito del lavoro, riducendo organico operativo, incrementando i carichi di lavoro nelle diverse zone, aumentando i rischi sulla sicurezza e prospettando con ulteriori uscite nel 2017 lo spresidio delle zone.
Certi di un riscontro vi porgiamo cordiali saluti,

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL – UILCOM- LIBERSIND CONFSAL – UGL-TELECOMUNICAZIONI