
Dopo l’uscita del comunicato “su sindrome UilCom” a firma della Segreteria Nazionale CISL, ci vediamo costretti a precisare alcuni punti.
Innanzitutto il fatto che siamo a settembre e non ad ottobre. Ma quando si agisce di impulso e senza ragionare, si rischia di incappare in simili errori.
Vogliamo poi rassicurare la CISL che la UilCom non soffre nessuna strana sindrome, anzi gode di ottima salute - come a breve dimostreranno i dati ufficiali - anche e soprattutto grazie alle vedovanze subite. I lutti aiutano a crescere, alcuni più di altri. La UilCom ha intrapreso una nuova strada rinnovando completamente i suoi quadri direttivi e ovviamente, trattandosi di rinnovo totale, ha preferito scaricare tutta la zavorra inutile e dannosa.
La nostra comunicazione, comunque, non era rivolta ad offendere nessuno quanto piuttosto a rivendicare il fatto che riteniamo diritto di tutte le sigle procedere come meglio si crede purché nell’interesse generale.
In questo senso, non avendo apprezzato né compreso l’ingerenza che un esponente CISL ha mostrato verso questioni a lui estranee, abbiamo deciso di denunciarne il comportamento.
Una risposta o le scuse avrebbero dimostrato più stile e maggior presenza di spirito.
Vogliamo ribadire un concetto che pensiamo valido ad ogni livello: la UilCom continuerà ad operare autonomamente come sempre fatto, il che non significa andare contro nessuno ma semplicemente avere una propria linea di pensiero coerente e definita. La nostra sigla non si farà dettare mai l’agenda, né tantomeno la politica sindacale, dalla CISL o da qualsiasi altra organizzazione. In questo senso non accettiamo - e non accetteremo mai - che qualcuno possa mettere in mostra strani atteggiamenti volti a minare questa autonomia.
Infine chiederemmo la cortese gentilezza di evitare lo spamming che, oltre ad essere contrario all’etica sindacale, è fastidioso e crediamo inutilmente propagandistico. Sarebbe anche maleducato ma, dopo il comunicato del 23 settembre, evitiamo di usare termini o concetti quali educazione o rispetto per non costringere nessuno a dover ricorre al vocabolario.
Roma, 25.09.15
p. la Segreteria Nazionale