
ci riferiamo al nostro inascoltato comunicato del 9 febbraio u.s. afferente la disposizione organizzativa DG/2015/0001108/P del 20 novembre 2015 inerente la Vice Direzione Generale per il Coordinamento dell'Offerta - Servizi di Pubblica Utilità.
In questi giorni ci pervengono dai lavoratori notizie in merito ad azioni di reclutamento interno di “Programmisti Registi” e altre figure, attuate attraverso colloqui con il Responsabile della struttura “Servizi di Pubblica Utilità”, da questi emergerebbe l’esigenza di disporre di ulteriori risorse in relazione ad un “futuribile”, ma dato per scontato, prossimo nuovo assetto organizzativo editoriale della struttura in argomento.
Premesso ciò, le suggestioni espresse dalle scriventi nel citato comunicato sindacale prendono forma e sostanza, fanno rilevare indicative e assommate violazioni sia al modello di relazioni sindacali in tema di riorganizzazione aziendale e reclutamento interno - Job posting, sia al modello di organizzazione e gestione aziendale in materia di titolarità, responsabilità, delega e delibera di disposizioni organizzative, sia al Piano Triennale della Corruzione.
Si sottolinea inoltre la singolarità dell’azienda nell’interpretare la esigenze operative in relazione alle carenze d’organico, incomprensibile la scelta di procedere all’assegnazione di ulteriori risorse alla Struttura “Servizi di Pubblica Utilità” in base a un futuribile diverso assetto organizzativo della medesima, nel contempo non agire per dare soluzione alle concrete istanze della Direzione Canali di Pubblica Utilità in merito alle perduranti carenze d’organico che inevitabilmente causano disfunzioni nell’organizzazione del lavoro, dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.
Rammarica richiamare l’azienda alle sue responsabilità ricordando che il canale “Isoradio” è un servizio d’informazione di pubblica utilità svolto per 365 giorni l'anno e per 24 ore al giorno, una delle funzioni primarie della RAI - Servizio Pubblico.
Le scriventi, ancora una volta impressionate dalla condotta aziendale di non informare e consultare il Sindacato su una tematica così rilevante per la RAI Servizio Pubblico, diffidano l’Azienda dal proseguire con azioni unilaterali di reclutamento interno “surrettizio” in favore della struttura “Servizi di Pubblica Utilità”, chiedono un incontro con il Direttore Generale per affrontare con giusta responsabilità e consapevolezza la tematica esposta.
In attesa di un cortese riscontro, inviamo i nostri più cordiali saluti