Sconcertanti dichiarazioni

Le parole pronunciate dai giornalisti durante la visita della Commissione Parlamentare di Vigilanza al CDR del TG1, che indicano ai parlamentari che la strada da percorrere per il risparmio non è la creazione delle newsroom ma il taglio radicale del personale della produzione, sono vergognose. Ecco il passaggio in questione: “[...] probabilmente generano lo sconcerto degli abbonati quando in 2 o 3 abbiamo fatto lo stesso lavoro, Il pezzo per le 12.30, per le 20.00, collegamenti e - con maggiore agibilità ed economicità - perché l’invio lo facciamo con un router 4G che ci consente di trasmettere il pezzo a Roma senza utilizzare pullman regia, pullman satellite e avremmo potuto fare noi lo stesso collegamento per cui è arrivata gente credo da Napoli, con i mezzi, colleghi della Rete, 10 persone contro 2 persone per fare una cosa che poteva essere gestita diversamente [...]” (vedi youtube”incursione vigilanza rai al tg1”)

Dopo queste assurde affermazioni, per le quali aspettiamo un’immediata smentita da parte dell’Usigrai, riteniamo sempre più urgente l’apertura di un tavolo tra Azienda e OO.SS per affrontare il tema della digitalizzazione, dei nuovi modelli produttivi e delle nuove figure professionali. Alla luce di questo complicato scenario che si va delineando, la UILCOM è ancor più convinta della propria scelta di non aderire all’iniziativa di sciopero proposta da CGIL e autonomi. Invitiamo tutti i lavoratori a mettere da parte inutili campanilismi, come accaduto per la recente vertenza degli operatori, e far fronte comune all’attacco ricevuto dai giornalisti, che continuamente tentano di impadronirsi del lavoro altrui, pur di mantenere inalterati i propri privilegi e la propria tenuta occupazionale mettendo in discussione centinai di posti di lavoro con molta disinvoltura.La UILCOM ritiene di fondamentale importanza continuare il confronto contemporaneamente su tematiche vitali per la RAI come il rinnovo della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo, del canone e della Governance ma la stessa attenzione è necessaria per contrastare i cambiamenti messi in atto unilateralmente dai giornalisti e dall’Azienda, invitando le altre organizzazioni sindacali a riflettere su quanto accaduto e ricercando nel dialogo e nel confronto le soluzioni, ricordando a tutti che lo scopo finale è, e deve essere, la tutela del lavoro e dei lavoratori.

Roma, 19 novembre 2014

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE

(Maurizio Lepri)