Riunione Comitato Protocollo Coronavirus

Lunedì 27 aprile 2020 si è tenuta la riunione settimanale del Comitato per l’applicazione e la verifica del Protocollo di regolamentazione. In apertura, come sempre, i rappresentanti della Task Force hanno fatto il punto sulle attività implementate e tutte aggiornate su Rai Place:

  • Prosegue l’approvvigionamento dei DPI (mascherine, guanti, ecc.) e anche le attività di sanificazione ordinarie e straordinarie.
  • È stata avviata la procedura per l’acquisto di altri termo scanner. Ø Proseguono le riunioni territoriali con le rappresentanze sindacali e RLS territoriali.
  • A Rainews24 sono stati forniti 2 PC con Media Composer per gli assistenti. Gli altri 8 previsti saranno consegnati entro la fine della settimana.
  • Si stanno sperimentando visiere da adottare negli ambienti dove si renda necessario rafforzare i DPI.
  • Nelle ultime 2 settimane non si sono registrati casi di positività.

Le OO.SS. hanno sottolineato che la Fase 2 è – per alcuni versi – ancora più delicata di quella emergenziale, la ripresa di alcune attività potrebbe portare ad una ripresa dei contagi, quindi è doveroso mantenere livelli di attenzione molto alti per continuare ad assicurare la massima tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

A proposito di Fase 2, le OO.SS. hanno lamentato un certo rallentamento nella capacità dell’Azienda di fornire risposte e soluzione ai problemi via via segnalati.

Si segnalano inoltre comportamenti difformi a livello territoriale o – peggio ancora – modifiche di fatto dei modelli produttivi; in particolare è stata chiesta un’attenzione maggiore su quelle sedi dove, forse per un’interpretazione estensiva delle misure messe in campo, alcuni modelli adottati risultano incompatibili con l’attività lavorativa stessa. Per questo le OO.SS. hanno chiesto alla Rai di rafforzare la prassi della piena condivisione delle informazioni in occasione delle riunioni settimanali del Comitato.

Anche a seguito del nuovo Protocollo firmato dalle parti sociali il 24 aprile, le OO.SS. sono tornate a chiedere la costituzione dei Comitati territoriali per verificare l’attuazione locale delle indicazioni nazionali.

Proprio riguardo il rispetto delle norme previste nel Protocollo, e più in generale per dare seguito a quanto contenuto negli ultimi DPCM, le OO.SS. hanno chiesto che vengano effettuati controlli approfonditi per tutti gli ambienti di appalto esterni in cui i colleghi sono chiamati ad operare. L’azienda ha risposto di aver controllato che tutti gli ambienti in questione abbiano applicato le misure di prevenzione, ma ha invitato a segnalare qualsiasi situazione di non conformità.

È stata inoltre riportata all’attenzione della Task Force una richiesta di approfondimento riguardo i ritardi nell’avvio dello Smart Working per i lavoratori delle testate inquadrati come Documentatori. Sciolti i dubbi sulla fattibilità tecnica della cosa, l’Azienda si è impegnata ad un approfondimento sul tema.

La Direzione Risorse Umane ha comunicato che l’assegnazione dello Smart Working viene estesa per tutto il mese di maggio, per tutti i dipendenti che anche nella fase 1 lavoravano in questa modalità. Si esclude quindi la possibilità che siano le singole direzioni ad avere possibilità di indicare chi potrà rimanere in questa modalità, e chi, al contrario dovrà tornare alla modalità di lavoro tradizionale. Resta inteso che, con l’allentamento della quarantena, anche i lavoratori in Smart Working potrebbero essere chiamati a un progressivo rientro nelle sedi, ma, il tutto nel rispetto dei principi sanitari di sicurezza degli ambienti e di distanziamento sociale.

Le OO.SS. hanno ribadito l’importanza di accesso alle comunicazioni e disposizioni aziendali da parte dei collaboratori esterni presenti in Azienda cosicchè i loro comportamenti, riguardo la sicurezza, possano uniformarsi a quelli dei dipendenti.

Le OO.SS. hanno sollecitato nuovamente la Rai per quanto riguarda l’effettuazione dei test sierologici, alla luce delle indicazioni da parte del governo.

Il Responsabile del Servizio Sanitario Aziendale ha assicurato che – dopo la decisione governativa – l’Azienda sta decidendo le modalità di accesso a questo screening, che in ogni caso sarà su base volontaria, ma ha tenuto comunque a precisare che i test sierologici non rappresentano una “patente di immunità”. Il Medico competente ha inoltre ribadito le procedure per il rientro in Azienda nei casi di positività o da isolamento fiduciario.

L’Azienda ribadendo che l’uso della mascherina rimane obbligatorio e che va tolta solo durante il pasto, conferma che tale disposizione è stata già inviata via mail a tutti i dipendenti e che sta pensando di fornire una doppia dotazione ad alcune figure professionali per determinate attività. Essendo la mascherina un DPI le OO.SS. hanno chiesto che tutto il personale presente in RAI, collaboratori esterni compresi, utilizzi solo ed esclusivamente mascherine consegnate all’ingresso dall’Azienda vista l’impossibilità di certificare altri tipi di dispositivi.

Le OO.SS. hanno poi di nuovo sollecitato risposte sulla gestione dell’impianto di condizionamento. In particolare hanno chiesto la sanificazione dell’aria tramite raggi UV o sistemi similari in caso di ricircolo d’aria. In merito ai fan coil, quali sistemi di raffreddamento aggiuntivi per uffici e sale tecniche presenti nei vari cespiti, l’Azienda ha confermato che non ci sono rischi e controindicazioni per il loro utilizzo.

L’Azienda ha inoltre informato le OO.SS. che è stato predisposto un protocollo di miglioramento dell’impianto di condizionamento cercando di interpretare le indicazioni fornite dall’associazione italiana condizionamento.

Nello specifico sono state adottate alcune indicazioni:

  • Aumento della portata d’aria esterna negli studi tv (oggi il ricircolo è al 75%);
  • Sostituzione e lavaggio filtri con periodicità già garantita;
  • Negli uffici dove l’immissione di aria è tutta esterna, ovvero senza ricircolo, l’Azienda sta cercando di tenerli in funzione 24 ore su 24 in modo da favorire un “lavaggio” costante;
  • Lavaggio dei filtri e delle batterie all’interno degli uffici per sanificarli.

Le OO.SS. hanno poi sottolineato alcune criticità nel servizio mensa in vari cespiti e sedi regionali. A tal proposito l’Azienda, nell’annunciare che avrebbe fatto dei passaggi con le ditte che gestiscono il servizio per verificare la causa di queste criticità, ha comunque confermato lo stato di difficoltà economica in cui versano le suddette Aziende, derivante sia dalla riduzione del numero di pasti in RAI sia dalle più generali difficoltà in cui versano questi settori economici. A tal proposito, le OO.SS. hanno invece sottolineato le difficoltà in cui versano i lavoratori e le lavoratrici di questi appalti RAI, molto spesso in cassa integrazione, senza anticipo a carico aziendale e senza integrazione dei loro stipendi, perché non sono stati fatti accordi in tal senso con le OO.SS. di settore. Per questa ragione, hanno invitato la RAI a fare tutti i passaggi del caso, affinché’ le Aziende con appalti in RAI facciano di tutto per alleviare la condizione dei loro dipendenti: questo non potrebbe non avere ricadute positive sulla qualità del servizio di ristorazione e mensa in RAI.

Inoltre le OO.SS hanno chiesto alla Rai di individuare luoghi appositi per consumare i pasti, siano essi cestini o pasti personali portati da casa.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei pullman, per le micro regie delle produzioni alla Dear, il Sindacato ha fatto richiesta di prevedere doppie regie, per evitare al massimo il sovraffollamento. L'Azienda ha affermato che tale richiesta è stata presa in seria considerazione ed è in fase di valutazione la fattibilità.

Sempre a proposito di misure di sicurezza, l’Azienda ha confermato che i plexiglass (o i policarbonati) verranno installati in maniera diffusa nei CPTV, nelle Sedi, nell’Area News, nelle regie e nelle salette di montaggio.

In merito a nuove indicazioni relative alla rotazione delle troupe Eng in appalto, l’Azienda ha ammesso di aver dato indicazioni sulla possibilità di tornare a una maggiore turnazione ma, allo stesso tempo, ha smentito la perentorietà del principio della loro rotazione ogni 14 giorni. Resta inteso che, ogni decisione, sarà presa considerando la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli in appalto, e la durata della trasferta.

Le OO.SS. hanno evidenziato che servono indicazioni chiare sulla presenza nelle auto di servizio quando sono previste 3 persone. E, nel caso, le indicazioni alternative di spostamento.

Le OO.SS. hanno chiesto inoltre di valutare formule di incentivazione per mobilità ecologica, come uso di biciclette e monopattini.

L’Azienda ha confermato che la Produzione dei CPTV e delle Sedi Regionali rimane sostanzialmente la stessa, in termini di organizzazione del lavoro in emergenza.

Il Comitato si riunirà nuovamente il 4 maggio 2020

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