Modello organizzativo - area NEWS

Come noto, da circa un anno, Azienda e Sindacato sono impegnati in un apparente serrato confronto, vincolati dal dinamico processo evolutivo della televisione, caratterizzato dalla convergenza delle piattaforme di comunicazione e dalle nuove tecnologie, finalizzato ad una profonda revisione dei modelli organizzativi, ridefinizione delle competenze professionali e introduzione di nuove figure.


Il nodo principale della discussione, in cui le trasformazioni si presentano con maggior enfasi, è il processo dell’Informazione con la progressiva implementazione nelle Testate generaliste delle newsroom digitali che hanno infranto non solo il confine tra preproduzione, produzione e postproduzione ma reso anche evidente la natura di confine di alcuni “mestieri” tra ambito giornalistico, tecnico e di supporto editoriale.

In questa situazione, la radicale trasformazione dell’offerta editoriale del canale RAI News e del modello produttivo, quest’ultimo fortemente criticato dal sindacato, poiché ritenuto incoerente rispetto agli accordi sottoscritti in merito ai modelli produttivi dell’informazione, ha riacutizzato nei mesi scorsi la discussione sindacale sul tema della ridefinizione delle competenze dei profili professionali e l’introduzione di nuove, discussione che i lavoratori attendono dal 1999, anno in cui nacque il canale.

A titolo esemplificativo si citano quella del “Produser”, imperniata sulla capacità di gestire un gruppo complesso e quella del “Tecnico multiruolo”, imperniata sulla capacità di gestire attività di ripresa, montaggio e trasmissione, implementando competenze trasversali nelle figure professionali già presenti in Azienda.

Fermo restando che le proposte formulate dall’Azienda, rappresentano per le scriventi una plausibile base di discussione, la sospensione degli incontri e la proclamazione di uno sciopero, originati da un’incomprensibile ”esacerbazione” del confronto da parte di alcune organizzazioni sindacali e da un’esitazione aziendale nel concedere alcuni aggiustamenti secondari, stanno pericolosamente dando origine a un generalizzato clima di dissidio relazionale tra le diverse aree professionali all’interno di RAI NEWS con i prevedibili effetti sul processo editoriale/produttivo.

Premesso ciò, in seguito alle sollecitazioni che ci pervengono sempre più insistentemente dai lavoratori appartenenti ai diversi gruppi professionali presenti nel processo organizzativo delle NEWS, con particolare fermezza da quelli di RAI NEWS, è emerso un complesso ed articolato quadro sul piano organizzativo, gestionale e professionale, caratterizzato da una preoccupante carenza d’organico con conseguenze in merito ai carichi e agli orari di lavoro, allo svolgimento di mansioni e attività tecniche,operative e editoriali.

Premesso ciò, le scriventi segreterie nazionali al fine di ristabilire in tempi certi e celeri un quadro di normalità per quanto concerne i carichi e gli orari di lavoro, reiterano la loro disponibilità a effettuare un serrato e risoluto confronto sul modello organizzativo da adottare per l’intera area NEWS, partendo da quello di RAI NEWS, sulla concreta ridefinizione dei profili professionali, delle responsabilità e dei ruoli a questi assegnati.

Nell’intento di evitare fraintendimenti sulla criticità della situazione, anticipiamo che in difetto di una convocazione e di una proposta realistica, inevitabilmente la discussione lascerà spazio ad altre più incisive, istituzionali e pubbliche iniziative sindacali.
Si rimane in attesa di un cortese riscontro.

 

p. Le Segreterie Nazionali

FISTeL CISL
(Walter D’Avack)
Coordinatore Nazionale

UILCOM UIL
(Maurizio Lepri)
Coordinatore Nazionale

UGL – Telecomunicazioni
(Fabrizio Tosini)
Segretario Nazionale