LA SALUTE PRIMA DI TUTTO

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è il tema scelto quest'anno per celebrare la festa dei lavoratori.

Lo slogan "Sicurezza: il cuore del lavoro", rappresenta il nocciolo della questione in tutte le sue sfumature, dalla sicurezza materiale dell’incolumità fisica alla tutela della sicurezza per quanto riguarda l’ alimentazione .

Ed è proprio sulla questione del servizio mensa che vogliamo fare un breve approfondimento al fine di poter avere - speriamo - un incontro chiarificatore con al controparte aziendale.


 

Con il rinnovo dell’appalto difatti, ci eravamo illusi fossimo in presenza di una svolta in tema di qualità dei pasti offerti dalla mensa nella nostra azienda. Illusione rafforzata anche dalla lettura del capitolato.
Tra i punti di forza dell'offerta la ristorazione green (filiera corta, produzioni locali, Bio, Dop e Igp, riciclo degli scarti di lavorazione, utilizzo apparecchiature basso impianto energetico, impiego detergenti eco-compatibili) e la valenza sociale del servizio (nel rispetto della Legge del Buon Samaritano le derrate alimentari e i pasti integri non distribuiti saranno destinati all'Associazione Banco Alimentare nell'ambito del progetto denominato “Siticibo").

Altra caratteristica dell'offerta il Menù sottratto alla criminalità: una volta al mese Ladisa proporrà un menu composto in gran parte da alimenti provenienti dalle terre confiscate alla criminalità organizzata grazie all'accordo sottoscritto un’ associazione che si occupa del recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie. Alcuni di questi prodotti saranno venduti anche all’interno dei bar.


Questo era quanto annunciato.

Purtroppo oggi dobbiamo sottolineare come di tutti i bei propositi, non sia rimasto che un bel ricordo. Anche e soprattutto in considerazione della qualità dei pasti serviti.

Da parte sindacale sono stati chiesti a più riprese incontri con l’azienda per definire un tavolo che potesse garantire sia la salute dei dipendenti quanto li diritto della Rai di pretendere un servizio degno della cifra erogata a fronte della concessione dell’appalto: circa 54 milioni di euro per un quinquennio.


Chiediamo quindi nuovamente di poter incontrare al più presto un rappresentante aziendale con il quale avviare un confronto sulle condizioni del servizio mensa oggi presente in Rai.

 

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