IL GOVERNO SACRIFICA LA RAI PER IL SI AL REFERENDUM

Le profonde scelte politiche e industriali che hanno caratterizzato il percorso della Rai in questi ultimi anni, probabilmente hanno offuscato la sua funzione primaria mettendo a rischio il ruolo di prima Azienda Culturale Italiana.

Alle scelte dubbie della Politica si affiancano i competitor privati, che sempre con maggior forza, e complice la diffusione di nuovi media, mettono in dubbio l’unicità che dovrebbe contraddistinguere l’Azienda di Servizio Pubblico.

Durante il Governo Renzi, tutti auspicavano un nuovo inizio per la RAI, un’iniezione di fiducia, una ventata di aria fresca, che l’avrebbe - se non riportata agli antichi fasti - quantomeno rilanciata in un mercato in continua trasformazione da cui la stessa Azienda sembrava distante in termini culturali.

Si parlava di modello BBC, di concessione con obiettivi aggiornati e mission calibrata per rivolgersi a tutte le fasce di pubblico.

A distanza di circa due anni, purtroppo, dobbiamo invece riscontrare come le logiche da vecchia politica abbiano attecchito in maniera aggressiva anche nelle decisioni e nell’atteggiamento del Governo in carica.

L’utilizzo pretestuoso delle riforme inerenti il canone RAI, con tanto di risonanza mediatica, propagandate sempre a ridosso di appuntamenti elettorali, conferma il sospetto di una mancanza totale di orizzonti verso cui traghettare l’Azienda.

La Uilcom fin dal primo incontro avvenuto il 4 maggio u.s. con l’Amministratore Delegato Campo Dall' Orto aveva sollevato dubbi sul piano industriale per due ragioni:

  • la mancanza del rinnovo della concessione
  • forti perplessità sulle reali entrate del canone Rai con il nuovo modello di riscossione (ancora oggi non sono chiari gli effettivi introiti)

A seguito delle dichiarazioni del Premier Renzi in merito ad un'ulteriore riduzione del canone a partire da Gennaio 2017 ed al continuo rimando circa il rinnovo della concessione, è quindi forte la preoccupazione relativa al mantenimento del perimetro Aziendale e dei livelli occupazionali.

La Uilcom intende impegnare la propria Organizzazione a tutti i livelli sindacali e coinvolgere le altre OO.SS per richiedere un incontro URGENTE con il Sottosegretario On. Giacomelli, affinchè chiarisca in tempi rapidi, quali siano i reali progetti che l'attuale Governo Renzi vuole sviluppare per la Prima Azienda Culturale del Paese.

Per la Segreteria COORDINATORE NAZIONALE UILCOM RAI

Maurizio Lepri