Diffida Legale

Carissimi,
vi comunichiamo che in data odierna le Segreterie Nazionali SLC CGIL e UILCOM UIL, unitamente alle associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef hanno notificato una diffida ex art.3, decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198 al Ministro dello Sviluppo Economico a mezzo raccomandata a.r. e a mezzo ufficiale giudiziario.

La diffida, che si pone l’obiettivo di bloccare il taglio ampiamente definito incostituzionale dei 150 milioni a carico della Rai, rappresenta l’atto formale con cui le scriventi oo.ss., unitamente alle associazioni dei consumatori agiscono legalmente nei confronti del Ministero.
Prima di ridurre bisogna pagare quanto convenuto. Questo è il senso della diffida, per intimare al Ministero dello sviluppo economico l’adempimento degli obblighi di copertura economica già pattuiti con il concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo.
Da anni il MISE non corrisponde quanto dovuto in relazione alle prestazioni richieste alla RAI.
Una situazione di sottocompensazione che si riflette pesantemente sugli utenti del servizio pubblico, sull’occupazione e sui trattamenti normativi e retributivi dei dipendenti RAI.
Il decreto legge n.66 del 2014 rischia di peggiorare irreversibilmente gli standard qualitativi ed economici stabiliti dall’AGCOM, nonché le prospettive occupazionali dei dipendenti RAI.
La diffida è il primo atto del procedimento disciplinato denominato Ricorso per l’efficienza delle P.A. Si tratta di uno strumento normativo che consente agli utenti una tutela giurisdizionale specifica nei confronti delle pubbliche amministrazioni inadempienti. Trascorsi 90 giorni dalla ricezione della diffida e in caso di perdurante inerzia del MISE, sarà possibile proporre ricorso dinanzi al giudice amministrativo per violazione degli obblighi di corresponsione di quanto dovuto al servizio pubblico radiotelevisivo al fine di mantenere gli standard qualitativi concordati.

Come sapete, diversi pareri di illustri costituzionalisti avevano evidenziato l’illegittimità del provvedimento adottato, senza tuttavia tradurre in azione concreta quanto sostenuto. SLC CGIL e UILCOM UIL, insieme a Federconsumatori e Abusbef hanno invece agito, a tutela degli interessi dei lavoratori e dei consumatori, che dal taglio di 150 milioni di euro subirebbero effetti devastanti. 
Vista l’importanza dell’iniziativa, vi preghiamo di darne massima diffusione e informazione, a cominciare dai momenti assembleari previsti in preparazione dello sciopero.
Oggi i lavoratori hanno un’arma in più per vincere la loro (e la nostra) battaglia.

p. la Segreteria Nazionale SLC CGIL
Barbara Apuzzo

p. la Segreteria Nazionale UILCOM UIL
Maurizio Lepri