Coordinamento 17 marzo

 

Il 17 marzo si è tenuto il Coordinamento Nazionale UilCom Rai.

La UilCom oggi è una sigla viva e in ottima salute. Lo abbiamo dimostrato in questi mesi e durante i

lavori del coordinamento ne ho avuto conferma. Dopo aver tracciato le linee generali delle trattative che ci vedono impegnati oggi e nel prossimo futuro, ho presentato ufficialmente la Segreteria Nazionale: Antonio Pandolfi Vice Coordinatore, Paolo Gotti CPTV, Luca Arleo CPRF, Claudio Fiorentini CPTV Napoli, Sebastiano Faranda CPTV Milano, Massimo Varesio CPTV Torino, Ottavio Bulletti Sedi Regionali e Consociate.

 

 

Si è parlato di comunicazione. Il sito sul quale scrivo si sta evolvendo giorno per giorno, a questo proposito chiedo maggiore coinvolgimento per svilupparlo e divulgarlo a tutti gli iscritti. Dobbiamo creare, infatti, una rete attiva che faccia da traino a tutte le notizie che riguardano noi e le nostre azioni e, per fare questo, è necessario però che ognuno, in base al proprio ruolo e alle proprie competenze, si faccia carico di una parte di lavoro.

A breve ci sarà un aggiornamento che lo renderà ancora più fruibile e inclusivo di tutte le realtà nazionali che avranno interesse a partecipare. Abbiamo inoltre esposto le nostre posizioni riguardo il delicato argomento dei nuovi modelli produttivi: secondo noi la discussione andrebbe affrontata separando quella riguardo l’area news da quella inerente la produzione. Due modelli che non possono essere trattati allo stesso modo, e quindi, richiedono approcci specifici. L’informazione può prevedere una fusione di competenze tecniche alla luce delle nuove tecnologie, ma lo stesso non può dirsi per lavorazioni particolari come, ad esempio, le fiction o programmi di prima serata.

Secondo noi, in tali circostanze, vanno salvaguardate tutte quelle professionalità in grado di garantire la qualità del prodotto. Questo tema ci appassiona perché è da qui che passeranno i futuri modelli aziendali. Sbagliare o lasciare qualcosa al caso sarebbe imperdonabile. Abbiamo discusso del ruolo che la UilCom ha avuto nella trattativa riguardante le selezioni; le modifiche alla bozza presentata dall’Azienda sono passate grazie a un posizione chiara che noi abbiamo assunto fin dall'inizio verso quei punti considerati irricevibili (20 laureati sembravano davvero troppi!!!!) oggi grazie al nostro intervento il numero dei laureati è sceso a dieci unità.

Un passaggio è stato fatto anche sulle nuove relazioni industriali. I rapporti sindacato/azienda sono stati ridefiniti a livello confederale con la sottoscrizione del Testo Unico sulla Rappresentanza. Tutto ciò cambierà, nel prossimo futuro il modo di far Sindacato e soprattutto il confronto con l'Azienda. Ovviamente il testo completo dell’accordo firmato è disponibile sul nostro sito.

Argomenti delicati come Rai Way, sedi regionali e politiche gestionali, sono stati oggetto di approfondimento.

Sulle prime due questioni (Rai Way e Sedi) siamo stati tutti concordi nel dire che nessuna sigla si è spesa tanto quanto la UILCOM (grazie anche all’apporto prezioso di Ottavio Bulletti). In un periodo come questo, in cui sono proprio tali realtà a sentirsi maggiormente minacciate da ambigue politiche di governo, il nostro ruolo è quello di trovare soluzioni ragionevoli anche alla luce del rinnovo dell concessione del servizio pubblico radiotelevisivo.

Un ultimo passaggio sulle politiche gestionali, che secondo noi dovrebbero essere rivolte con particolare attenzione ai facenti funzione, viste le poche risorse economiche messe a disposizione dall'azienda.

Altra problematica importante da affrontare sottoposta dalla Uilcom e già inserita nel verbale del 17 febbraio è quella del personale a tempo indeterminato, che, dal momento dell’assunzione non ha ricevuto mai un passaggio di categoria. Per fare un esempio, ci sono colleghi con livelli di inquadramento bloccati da più di 15 anni nella classe di ingresso (i TD, dopo 44 mesi hanno un comporto automatico che li mette in condizione, di avere un livello di inquadramento aziendale più elevato rispetto a colleghi con anzianità contrattuale maggiore). Forse è arrivato il momento che il sindacato si faccia carico di tali problematiche

In conclusione rivolgo un ringraziamento particolare a tutti coloro che sono intervenuti con domande, riflessioni e, perché no, critiche. Grazie perché è soprattutto attraverso il confronto, anche se acceso, che si possono raggiungere grandi obbiettivi.

Comunque, gli argomenti sopracitati e affrontati in modo generico, saranno materia di approfondimento in convocazioni future.

Maurizio Lepri