Comunicazione allo Snater
Con nostro stupore abbiamo letto un comunicato della vostra delegazione contrattuale in cui, in maniera molto critica, si fanno una serie di rilievi a punti definiti nella Piattaforma Unitaria per il rinnovo del CCL Rai. Piattaforma che vi ricordiamo è stata inviata venerdì pomeriggio alla controparte ed a Unindustria anche con la vostra firma.

Inoltre, sempre nel testo, si precisa che la delegazione trattante dello Snater agirà per modificare quei punti durante il confronto con la controparte, provando a rimontare quanto imposto dalle altre OO.SS., creando le condizioni formali per il disconoscimento il lavoro delle segreterie e la Piattaforma nella sua integrità.
Consideriamo il comunicato della vostra delegazione atto politicamente scorretto, ma questione più grave visto quanto previsto dagli accordi sulla rappresentanza sono i termini con cui la totalità della vostra delegazione contrattuale ha sottoscritto il comunicato, per questo vi chiediamo, prima di giungere al primo confronto con la controparte, di esplicitare, con comunicazione scritta, se vi è da parte vostra la volontà di mantenere la firma sotto il testo (integrale) della piattaforma unitaria, così come inviata in data 29 aprile 2016, oppure se si sono create le condizioni perché voi presentiate legittimamente una vostra proposta contrattuale alla controparte.
Precisiamo che nessuno ha estorto firme a nessuno, molte semplicemente si è giunti a una complessa mediazione dopo aver sintetizzato le molte questioni poste nelle assemblee dai lavoratori ed aver trovato un equilibrio tra le diverse posizioni sindacali firmatarie del CCL e dell'accordo sulla rappresentanza.
Correttezza e maturità sindacale vogliono che a testo sottoscritto, trovata la sintesi, la si sostiene tutti lealmente attenendosi nella trattativa a quanto definito.
Ogni organizzazione sindacale ha rinunciato ad un pezzo delle proprie posizioni per giungere ad un testo unitario, evidente che rilanciare temi dopo la sottoscrizione della piattaforma vuol dire semplicemente disconoscere un lavoro prezioso e innovativo che si è fatto per la prima volta in Rai e depotenziare la rivendicazione unitaria nei confronti della Rai, questione a nostro avviso non accettabile nell'interesse dei lavoratori.

Roma, 3 maggio 2016 

Le segreterie nazionali

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