Comunicato Passaggi di Livello e Applicazione CCL

In queste giornate estive girano troppe voci di corridoio sui passaggi di livello.

Per evitare che queste generino confusione, chiariamo quanto di seguito:

I passaggi di livello previsti nel CCL sottoscritto il 28 febbraio 2018 sono una posta economica contrattuale e seguiranno, nella tempistica di attuazione e nella definizione dei soggetti interessati, quanto stabilito nel testo sottoscritto.

Come abbiamo indicato nelle lettere inviate a Rai, in data 11 giugno, per l’attuazione del CCL, alcune figure procederanno per automatismo (anzianità di livello).
Per questi casi, nelle giornata di ieri, la Rai ci ha fornito le liste dei passaggi (1932 nei prossimi 3 anni e mezzo), atto che sblocca un processo assolutamente positivo e qualificante del rinnovo contrattuale 2014/2018.
È nostra intenzione informare in maniera capillare i lavoratori sui termini dei passaggi, per tali ragioni abbiamo fornito gli elenchi alle Rsu. I lavoratori potranno quindi rivolgersi a loro per verificare la propria posizione.


Per altre casistiche, gli ulteriori passaggi di livello previsti dal CCL (indicati nella seconda lettera inviata alla Rai l’11 giugno), dovranno trovare definizione nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale in tempo utile per i primi passaggi stabiliti
per fine anno.

Questo perché, per tali ulteriori passaggi, si debbono ancora definire: tempistiche (comunque entro i 3 anni e mezzo) o parametri (riconoscimento professionale, mappatura/registro delle professioni con il riscontro delle attività realmente svolte
sino al 31 12 2017 o l’anzianità).

I passaggi relativi, invece, ai PROVVEDIMENTI GESTIONALI sono una posta non contrattuale e sono determinati dall’azienda.

In tal senso chiariamo che in nessun modo i passaggi definiti nel CCL sono riconducibili a poste economiche definite per i provvedimenti gestionali e viceversa.
La progressione dei passaggi avverrà nei prossimi 3 anni e mezzo, questo implica che il processo di armonizzazione sarà scaglionato sino ad arrivare al nuovo regime per dicembre 2021. In questo lasso di tempo, sempre rammentando quanto già detto sui provvedimenti gestionali, l’azienda proseguirà nel gestire passaggi di livello indipendenti da quelli previsti nel CCL, questi sia ai fini del riconoscimento inquadramentale (giusto inquadramento) sia per premialità.

In questo contesto, con la trasformazione classificatoria messa in atto nel CCL, si dovrà provvedere a colmare una serie di avanzamenti classificatori che si concretizzeranno, nei prossimi anni, in ragione dell’identificazione
dell’inquadramento unico o apicalità unica al 1° livello.

Considerando positivo aver realizzato, appunto, un inquadramento unico (apicalità al 1° livello) che naturalmente produce un avanzamento inquadramentale e conseguentemente un incremento salariale, consideriamo nodale che - nel corso dei prossimi anni - l’azienda operi saturando tutta la scala classificatoria attraverso le leve gestionali.

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