COMUNICATO APPALTI RSU Direzione Produzione

Lo scorso 22 marzo i lavoratori Rai hanno sancito, con il referendum, l’accettazione dell’ipotesi di rinnovo contrattuale stipulata dalle OOSS il 7 febbraio.
Nonostante il nuovo CCL presti una particolare attenzione nell’utilizzazione delle produttive interne, che il “ricorso a forme di appalto sia subordinato all’esigenza di utilizzare prioritariamente le risorse interne, che il ricorso all’appalto abbia motivazioni fondate”, sono troppe le situazioni fuori controllo, troppe le inefficienze e le incongruenze che producono sprechi, appalti evitabili e quindi sperperi di risorse economiche.

Tutto questo in attesa di un nuovo piano industriale che sospettiamo non sarà probabilmente un passaggio facile nella vita aziendale.

Ci riferiamo, solo per restare alle informazioni degli ultimi giorni riguardo alla contemporanea presenza delle nostre postazioni satellite e dell’appalto di “H24” al Senato, al Quirinale e a San Pietro per gli eventi politici e religiosi che stanno riempiendo i notiziari delle ultime settimane, questo a fronte della presenza dell’ITA di emergenza nel CPTV di Teulada.
Possiamo parlare poi delle società di produzione esterne quali Endemol; Magnolia; ITV Movie che, oltre ad operare con figure professionali che svolgono compiti presenti nel nostro CCL, propongono format che producono spesso risultati discutibili. Tanto per citarne alcuni: “Red or Black”: società di produzione Magnolia- regista esterno – scenografo esterno, “Detto Fatto”: società di produzione Endemol, “Neripoppins”: società di produzione ITV Movie – regista esterno, il nuovo programma della Carlucci: società di produzione Magnolia – regista esterno.
Per quanto riguarda il Giro d’Italia registriamo l’ennesimo appalto milionario per le cosiddette riprese mobili (il sistema di motociclette con il ponte mobile in elicottero ed aereo), nonostante le spese già sostenute di recente per rinnovare le apparecchiature per
l’alta definizione, ed i collaudi di tali apparati effettuati durante le ultime gare tra cui la Tirreno-Adriatica.

Questo a causa della mancata programmazione e adeguatezza normativa dei mezzi produzione.
Non vorremmo ricordare che anni di “politica del respiro corto” abbiano tagliato ogni tipo di investimento portandoci al parossismo di spendere molte volte il valore di un qualsiasi apparato prendendolo a noleggio, o utilizzando service ed appalti, magari per anni.
Per quanto riguarda la digitalizzazione delle testate, nonostante questa RSU abbia sollevato il problema sulle peggiorate condizioni ambientali di lavoro per la regia e sulle tempistiche e modalità di lavoro per la realizzazione (accelerata negli ultimi mesi) del nuovo TG2, la questione sembra riproporsi per il rinnovo delle altre 2 testate, se non avverrà una programmazione seria e corretta dell’intero processo (Fasi progettuali, acquisizione materiale, realizzazione opere, collaudi e formazione).
Questa RSU proseguirà nell’opera di denuncia di tali situazioni che, di fatto, vanificano gli sforzi attuali e futuri dei colleghi e mettono in serio pericolo la professionalità di tutti i lavoratori della direzione produzione.