Caccia alle streghe

La RSU Dir. Prod. TV segnala gravi problemi nell’area della produzione dell’informazione.
La collaborazione con il personale giornalistico per la realizzazione dei telegiornali, in particolare nella regia, non è più sostenibile senza un opportuno chiarimento su ruoli e competenze di tutti gli attori in campo.

Il clima che si respira da qualche tempo nelle regie, in particolare al TG1 (ma non solo!), non consente più un sereno svolgersi delle attività di realizzazione, sia per la pressione “professionale” che non prevede alcuna possibilità di errore, che per la condizione ambientale che si è venuta a creare da quando si è aperta la caccia alle streghe, cioè da quando si scaricano SOLO sui lavoratori tutte le incompetenze, le tensioni interne e le disorganizzazioni delle diverse aree c.d. News.

 

Urla, insulti e turpiloqui sono ormai una consuetudine nei processi di realizzazione delle News in cui si “stressa” pesantemente il sistema con modifiche dell’ultimo secondo (e non minuto), con comunicazioni carenti, con la macchina che si inceppa in punti differenti e l’accusa che cade sempre sull’ultima realtà operativa.

A tal proposito, questa RSU ricorda all’azienda e alla Testata Parlamento, che siamo ancora in attesa delle scuse del Direttore alla squadra dello studio saxa rubra 4, fatta oggetto degli strali, del turpiloquio e dei gesti a dir poco inurbani del suddetto Direttore.
Se la nuova “linea dei rapporti inter-professionali” delle testate tutte e dell’azienda, è quella che stiamo vedendo in questo periodo (lettere di richiamo, contestazioni, insulti ad personam come accaduto al Tg2, ecc.), la nostra risposta non può che essere quella di una “formalizzazione” dei rapporti con tutti gli attori coinvolti, perdendo, purtroppo, quello che è stato sempre un punto di forza di questa azienda, ovvero la disponibilità alla collaborazione tra figure diverse anche aldilà delle proprie competenze, al fine di garantire sempre l’ottenimento di un prodotto di qualità.

L’errore può accadere, specie in un clima cosi teso, e maggiormente se si pensa che in alcune situazioni i colleghi compiono miracoli per sopperire alla vetustà degli impianti.
A tutto ciò si aggiungono le dubbie scelte organizzative unilaterali aziendali, come l’inefficace creazione del pool dei direttori di produzionela mancanza di formazione, e la cronica carenza di organico, tali da non consentire un adeguato avvicendamento.

Non è questo il presupposto per una piena collaborazione con l’area editoriale, indispensabile in questo momento di profondo cambio tecnologico. Non è cosi che si può produrre un Telegiornale, non è cosi che i lavoratori intendono il loro lavoro.
Questa RSU sollecita l’azienda alla trattativa aperta nell’ambito delle riprese e richiede, fino a tale chiarimento, una maggiore sensibilità sui provvedimenti disciplinari scaturiti anche dal clima evidenziato nel comunicato.

 

Roma 5 dicembre 2013 

RSU Direzione Produzione TV di Roma