
Le OO.SS. apprendono con stupore la decisione aziendale di chiudere l'intera programmazione di radio 2, ad esclusione dei giornali radio, prevista per il 15 agosto.
Tutto ciò, seppur legittimo, è una operazione che, dal nostro punto di vista procura un danno all'immagine del servizio pubblico. Non riusciamo a comprendere le ragioni, se non quelle di cassa, che possano aver spinto la direzione della radio ad una simile scelta: abbandonare il proprio compito di servizio pubblico indipendentemente dai giorni del calendario, dalle condizioni climatiche...
Ci sarebbe molto da dire su ciò che distingue la Rai dalle altri emittenti, ma è chiaro a tutti che la Rai, il servizio pubblico, non chiude mai e non smette, in nessuna condizione, di informare ma anche di dare spazio alla cultura e all’identità del paese. L'esigenza di risparmiare è pienamente condivisa dalle OO.SS., ma prima di arrivare a cancellare l’intera programmazione nei giorni in cui il costo del lavoro è più alto, forse, si dovrebbe operare nella direzione di ridurre gli appalti, i costi esterni, gli sprechi che ogni giorno si realizzano per inefficienze gestionali.
Per il futuro, diffidiamo l'azienda dal perpetuare atteggiamenti che sviliscono il compito che i cittadini ed il legislatore hanno dato alla Rai.